User Generated Content: come usarli per la tua Brand Image

user generated content

Hai mai sentito parlare di User Generated Content

Negli ultimi anni è diventato uno strumento molto utilizzato dalle imprese, in quanto, molto efficace per far sentire parte del proprio brand e della propria cultura aziendale i clienti.

Se non ne hai mai sentito parlare o vuoi saperne di più sull’argomento, sei nel posto giusto!

In questo articolo andremo ad analizzare cos’è lo User Generated Content, quali sono le tipologie esistenti di questo strumento e come è connesso con la Brand Image e la Brand Loyalty

Iniziamo!

Cosa indica il termine User Generated Content

Partiamo dall’inizio, prima di capire come utilizzare uno strumento, bisogna innanzitutto capire di cosa si sta parlando. 

Diamo quindi una definizione di User Generate Content (UGC):

Contenuto generato dall’utente è qualsiasi forma di contenuto, come immagini, video, testo, testimonianze e audio, che è stato pubblicato dagli utenti su piattaforme online come social media, blog o forum di discussione.

In parole povere, è un contenuto, relativo ad un tuo prodotto o servizio, che non è stato studiato e pubblicato dalla tua azienda ma da un utente che ha acquistato il tuo prodotto, o a cui piace particolarmente il brand, che ha voluto condividerlo con la sua community, grande o piccola che sia.

L’utente in questione, grazie ai social, diventa quindi un Prosumer e non più solo un Consumer, in quanto, non è più solo fruitore di contenuti, ma ne diventa anche il produttore. 

Come è nato lo User Generated Content?

L’origine di questo strumento è più vecchia di quel che possiamo pensare. 

Il primo utilizzo (ovviamente all’epoca non si chiamava così, ma il concetto è lo stesso) risale al 1857 quando, Richard Chenevix Trench della London Philological Society chiese un contributo pubblico per la creazione del primo Oxford English Dictionary che ormai tutti conosciamo. 

Con l’avvento del World Wide Web poi, lo UGC è stato utilizzato per la creazione di numerosi siti web e Wikipedia ne è l’esempio lampante, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui, grazie ai social, siamo praticamente circondati da questa tipologia di contenuto. 

Ora che abbiamo capito di cosa stiamo parlando, vediamo quali sono le tipologie di UGC che potresti utilizzare nella tua strategia. 

Quali sono gli UGC?

Gli UGC si possono essenzialmente suddividere in tre categorie: 

  1. I contenuti generati spontaneamente
  2. I contenuti generati per adesione ad una campagna
  3. I contenuti generati su specifica richiesta del brand 

Contenuti generati spontaneamente

Partiamo dai primi, quelli generati spontaneamente. 

In questo caso, i contenuti sono generati dagli utenti senza che nessuno glielo abbia chiesto esplicitamente.

Ma allora, perché lo fanno?

Le riposte a questa domanda sono varie: perché hanno apprezzato particolarmente il prodotto o servizio tanto da volerlo condividere sui social, per divertimento, o per attirare visibilità su di sé. 

Ad esempio, Instagram e TikTok sono pieni di contenuti creati da VideoMaker che ci mostrano il “dietro le quinte” della creazione di Fake Commercial per brand molto noti. In questo caso, i VideoMaker non sono retribuiti (di questo possiamo esserne certi, in quanto la legge prevede l’obbligo di segnalare l’adv nel caso in cui sia presente) ma, realizzando pubblicità su nomi noti, non solo pubblicizzano il marchio gratuitamente, ma allo stesso tempo ne guadagnano loro stessi in visibilità, sfruttandone l’immagine. 

Insomma, vincono tutti!

Contenuti generati per adesione ad una campagna

I contenuti generati dagli utenti sono ormai molto apprezzati. Ecco perché, molte aziende, ormai, includo lo User Generated Content nelle loro strategie di Content Marketing.

In questo caso, quindi, gli utenti non sono pagati, ma decidono di produrre il contenuto per diventare parte di qualcosa. 

Come esempio in questo caso vi porto la bellissima campagna “Aperol Together We Cheer” pensata e realizzata, ovviamente, da Aperol Spritz. 

L’obiettivo è quella di creare un’infinita catena di brindisi a distanza, iniziata da alcuni giovani influencer e portata avanti dai utenti “comuni” con lo scopo di vincere uno dei fantastici premi in palio. 

L’adesione alla campagna è stata ampissima anche grazie agli eventi in presenza realizzati dal brand, che ha riconfermato la sua posizione indiscutibile nel mercato. 

I contenuti generati su specifica richiesta del brand

Mai sentito parlare di Content Creator?

Il Content Creator è colui che si occupa, professionalmente, di creare personalmente contenuti su specifica richiesta di un brand.

I contenuti in questione possono essere di vario tipo, foto, video brevi o video lunghi o altro.  

Questa tipologia di User Generated Content ovviamente non è spontanea, ma è sicuramente estremamente pensata dal Creator, il quale, sarà ovviamente sotto contratto e riceverà una retribuzione. 

So cosa stai pensando: ma se queste persone sono pagate per forza dicono cose belle sul prodotto o sul brand, non sono affidabili, cosa ci guadagno?

Osservazione assolutamente vera, ma è anche vero che ormai queste persone sono professionisti del settore, selezionano scrupolosamente con chi lavorare e sono molto conosciuti: le loro community si fidano ciecamente di loro, per questo, il ritorno in termini di Brand Image non può che essere positivo. 

Ovviamente, tutto questo rientra nei programmi di Influencer Marketing e questa tipologia di UGC è particolarmente utilizzata dal mondo del beauty e della moda. 

Bene, ora che conosci tutte le tipologie di UGC, vediamo come questi sono collegati con la Brand Image e la Brand Loyalty. 

User Generated Content e Brand Image

Le aziende hanno ormai capito che lo User Generated Content, nella sua semplicità, funziona e anche bene, e ci guadagno molto in termini di Brand Image.

Ma perché?

Se un’azienda reposta un contenuto creato dall’utente significa essenzialmente che, qualcuno, ha speso del tempo a guardare i contenuti caricati dagli utenti sulle varie piattaforme, apprezzandone particolarmente qualcuno tanto da riutilizzarlo.

Questo fa sentire l’utente apprezzato dall’azienda, la quale, apparirà migliore ai suoi occhi. Allo stesso tempo, gli altri utenti, vendendo il brand attivo, cercheranno di attirare la sua attenzione, contribuendo alla diffusione di un’immagine positiva. 

Un’azienda che ha saputo utilizzare in modo estremamente efficace questo strumento, con un grande ritorno di Brand Image, è stata Coca Cola quando ha lanciato le sue bottigliette personalizzate.

User Generated Content e Brand Loyalty

Lo User Generated Content, oltre che a migliorare la Brand Image, è molto efficace anche per la Brand Loyalty, ovvero la fedeltà alla marca. 

Possiamo considerare gli UGC come il vecchio passaparola in un certo senso.

Prima dell’avvento dei social, se ci piaceva qualcosa in particolare lo consigliavamo ai nostri amici e parenti appena avevamo occasione giusto?

Lo User Generated Content è la stessa cosa, solo che, oggi, invece di dire semplicemente a voce ad una persona che qualcosa ci piace, lo diciamo nelle storie di Instagram a centinaia di persone.

È assolutamente risaputo che se è il brand a dirci che un prodotto è valido difficilmente lo compreremo, mentre, saremo più predisposti a comprarlo se la validità del prodotto è affermata da una persona più vicina a noi. 

Ecco quindi che entra il gioco il nostro magico strumento: i consumatori decidono di acquistare il prodotto perché consigliato da qualcuno di cui si fidano, più vicino a loro e quindi più veritiero, e se si trovano bene, continueranno a tornare da te. 

Ovviamente la Brand Loyalty di un consumatore non può essere basata solo sullo User Generated Content, ma questo può essere un valido strumento per fargli compiere il primo passo all’interno del tuo funnel di vendita.

I contenuti generati dalla community sono sempre validi?

Fino ad ora abbiamo parlato dei lati positivi di questo fantastico strumento, ma, ovviamente, come in ogni altro caso, non è tutto rose e fiori. 

Viene quindi da chiedersi, i contenuti che gli utenti creano sono sempre positivi per l’azienda?

La risposta è assolutamente no.

Innanzitutto bisogna considerare il fatto che gli utenti non generano sempre e solo contenuti a favore del brand. 

È assolutamente plausibile e potrebbe benissimo capitare che un utente sia scontento del prodotto o del servizio e crei un contenuto online in cui ne parla. L’abilità del brand sta, in questo caso, nell’intercettare l’utente e cercare di risolvere il problema. 

Ovviamente non è facile come cosa, ma dà sicuramente prova di attenzione al cliente e questo trasforma l’iniziale pubblicità negativa ricevuta in un punto di forza. 

Proseguendo, è possibile che i contenuti generati non rispecchiano l’immagine e ciò in cui crede il brand.

Un esempio lampante di ciò è lo scandalo che ha investito Balenciaga nel 2022: l’immagine del brand  è stata completamente distorta proprio a causa di un contenuto creato da una utente su YouTube.

Infine, come ci si assicura che i contenuti generati dagli utenti siano effettivamente proprietà di questi e non si incorra in problemi di Copyright? 

Beh in questo caso la soluzione è tutelarsi legalmente fin dall’inizio. Per i contenuti realizzati sotto pagamento c’è sempre un contratto a tutela di entrambe le parti, così come vi è un regolamento ai fini dell’adesione nel momento in cui si decide di partecipare ad una campagna. 

Il problema si potrebbe avere con i contenuti generati spontaneamente dagli utenti, per questo è necessario porre molta attenzione. 

Questi erano i lati negativi o se vogliamo, i lati a cui bisogna prestare attenzione quando si utilizza lo User Generated Content. Come in tutte le cose bisogna porci attenzione e il fatto che vi siano lati negativi non deve scoraggiare. 

E con questo siamo giunti alla fine di questo articolo. 

Spero di esserti stata utile nella comprensione di questo fantastico strumento ma ricorda, questo è solo uno degli strumenti del Content Marketing. Se vuoi scoprire quali sono gli altri ti consiglio di leggere questo articolo sul nostro blog: Come usare il content marketing per i corsi online. 

Se hai intenzione di implementare gli UGC nella tua strategia di vendita e hai bisogno di aiuto non esitare a contattare il nostro staff.

Saremo ben felici di aiutarti!

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