Employer Branding: perché è importante

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Il 75% dei potenziali candidati effettua ricerche sulla reputazione dell’azienda prima di inviare il proprio curriculum e il 70% di loro non accetterebbe un’offerta di lavoro da un datore di lavoro con una cattiva reputazione. Ecco perché avere un solido Employer Branding oggi è fondamentale.

Ma cosa significa Employer Branding e quali sono le strategie per costruire un marchio forte e attrattivo? Scopriamolo insieme.

Cos’è l’employer branding

Employer Branding significa letteralmente “marchio del datore di lavoro” e, in generale, si riferisce a tutte le strategie di marketing volte a migliorare l’immagine di un’azienda, sia verso i dipendenti attuali e futuri, sia verso i clienti. Le azioni di Employer Branding rientrano nell’ambito HR, ovvero Risorse Umane, ma non solo.

Difatti, come la stessa definizione suggerisce, il marketing e la comunicazione sono due aspetti fondamentali di queste strategie. Possiamo quindi definire l’Employer Branding da due punti di vista:

  • Da una parte, l’insieme delle attività finalizzate a fidelizzare i talenti in azienda, i potenziali nuovi dipendenti e i clienti.
  • Dall’altra, gli sforzi comunicativi mirati ad evidenziare le caratteristiche distintive dell’azienda rispetto ai competitor, rendendola interessante e attraente sia all’esterno che all’interno.

Parlare di Employer Branding, quindi, richiede un approccio multidisciplinare volto ad aumentare il valore del marchio aziendale nel suo complesso. Ma per capire ancora meglio di cosa si tratta, vediamo alcuni esempi di strategia di branding aziendale.

Employer Branding esempi

Di seguito, ti presento 3 esempi significativi di aziende che hanno attuato strategie di Employer Branding di successo.

La prima è Ferrero, che con la sua People Centricity Strategy ha puntato al rafforzamento della cultura aziendale. Le azioni intraprese sono state essenzialmente tre:

  • Un percorso di formazione volto ad accrescere le competenze digitali dei dipendenti
  • Il riconoscimento del contributo apportato dai manager di linea attraverso il progetto Line Managers Excellence
  • La valorizzazione dei professionisti HR, impegnati a sviluppare un percorso di recruiting che faccia vivere ai candidati un’esperienza di incontro e ricordo dell’azienda.

LaFeltrinelli, invece, ha migliorato il suo Employer Branding creando spazi di lavoro connotati da una dimensione quasi familiare, di socialità e confronto, e valorizzando la diversità. Il potenziale attrattivo dell’azienda nasce dalla sua capacità di trasmettere un’identità autentica sia all’interno che all’esterno dell’ambiente lavorativo.

Infine, ti riporto l’esempio di Lamborghini, che ha costruito il suo Employer Branding focalizzandosi su tre aspetti: flessibilità, digitalizzazione e responsabilità sociale d’impresa. In particolare, l’azienda ha intrapreso iniziative a tutela della parità genitoriale e salariale tra uomini e donne e favorito la flessibilità lavorativa permettendo lo smartworking.

Ora che hai visto qualche esempio virtuoso di Employer Branding, potrai chiederti: come mai oggi questa strategia è così importante per le aziende? La risposta la trovi nel prossimo paragrafo.

Perché l’Employer Branding è importante per le aziende

Per capire l’importanza dell’Employer Branding, ti faccio una domanda: quanto costa assumere un nuovo dipendente? Se la tua risposta è “molto”, allora puoi comprendere perché fare leva sulla soddisfazione delle risorse è il modo per non perderle.

Un Employer Branding efficace permette alle imprese di accedere ai migliori talenti presenti sul mercato del lavoro e di ridurre il cost-per-hire, ovvero i costi del processo di selezione. In più, un marchio aziendale forte è in grado di trattenere i propri dipendenti e quindi di diminuire il turnover aziendale. Infine, una cultura aziendale focalizzata sulle risorse umane migliora l’engagement e la produttività della forza lavoro.

All’esterno, la tua impresa guadagnerà una reputazione alta e i clienti saranno più incentivati a sceglierti come soluzione migliore. Agli occhi dei tuoi stakeholders, apparirai come un investimento che vale la pena fare.

Ecco perché l’Employer Branding è importante in azienda. Ora, quello che ti serve è conoscere le strategie per costruirlo, quindi andiamo al prossimo punto.

Strategie di Employer Branding

L’Employer Branding si rivolge principalmente a 3 interlocutori:

  • I candidati che l’azienda vuole assumere
  • I dipendenti
  • I clienti attuali e futuri

Per ciascuno di questi gruppi, è possibile mettere in atto strategie mirate per accrescere la fiducia, la soddisfazione e il coinvolgimento nei confronti della realtà aziendale.

Dal punto di vista dei potenziali candidati, si parla di Talent Acquisition, ovvero il processo di acquisizione di talenti in grado di determinare un vantaggio competitivo a lungo termine per l’impresa. Si tratta quindi di ottimizzare i percorsi di selezione in base alle esigenze aziendali, alle opportunità del mercato e alle risorse disponibili. Come puoi immaginare, il ruolo dell’area Risorse Umane è qui fondamentale.

Le strategie rivolte ai dipendenti, invece sono finalizzate ad aumentare il loro coinvolgimento e fidelizzazione. Il vantaggio per l’impresa è duplice: un minor tasso di turnover (e quindi minori costi di nuove assunzioni) e più alleati nella promozione dell’azienda stessa.

Per i clienti, l’Employer Branding è strettamente correlato alla Brand Identity e punta a rafforzare l’immagine positiva che l’azienda ha all’esterno.

Employee Engagement

Come abbiamo detto, coinvolgere i dipendenti è fondamentale in una strategia di Employer Branding. Non a caso di parla di Employee Engagement per indicare le azioni finalizzate a rafforzare il senso di appartenenza dei dipendenti, ascoltando attivamente le loro esigenze.

Difatti, un dipendente engaged (ingaggiato) non solo lavora più volentieri, ma è anche orgoglioso del proprio lavoro. Riconoscendosi nell’immagine del brand, sarà più incentivato a interagire e condividere le attività promosse dall’azienda all’esterno. Insomma, una sorta di pubblicità (gratis).

Alcune modalità per incrementare l’Employee Engagement in una strategia di Employer Branding sono:

  • Somministrare sondaggi annuali per la soddisfazione dei dipendenti
  • Dotare i manager di strumenti per raccogliere i feedback del proprio team
  • Creare contenuti in grado di riflettere i valori aziendali e che siano condivisibili anche al di fuori dell’impresa.

Employer Branding e Brand Identity

Una buona strategia di Employer Branding ha conseguenze positive anche sulle vendite. Difatti, è strettamente legata alla Brand Identity, ovvero tutte le caratteristiche che rendono distintivo un marchio dai competitor. Dal logo e al colore, fino ai valori e alle percezioni che i consumatori hanno del brand.

In questo senso, costruire un marchio aziendale forte contribuisce a rafforzare l’immagine positiva che i clienti hanno della tua azienda. E questo porterà risultati positivi in termini di vendite e reputazione.

Qui, il ruolo dei dipendenti diventa centrale. La loro voce è una risorsa preziosa per il brand e per i potenziali clienti: quindi non ti resta che sfruttarla al massimo! Testimonianze e videointerviste dei lavoratori che condividono le loro esperienze contribuiscono a dare credibilità all’azienda e ai suoi canali, come il sito web e i social media.

Nuovi clienti e nuovi candidati saranno più facilmente attratti da ciò che i tuoi dipendenti dicono spontaneamente sui social media (ad esempio LinkedIn) piuttosto che da pubblicità e contenuti sponsorizzati.

Quindi, se vuoi costruire un Employer Branding efficace, tutto quello che devi fare è puntare sulla valorizzazione delle tue risorse umane e permettere loro di condividere la soddisfazione di lavorare per te.

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